Closlieu

E’ un luogo protetto che ha le pareti tappezzate di carta da pacchi e una lunga tavolozza centrale con 18 colori, 18 scodellini, altrettanti bicchieri per l’acqua e tre pennelli (due piccoli e uno grande) di ottima qualità.

Per l’atmosfera, per la luce che fa vibrare i colori, per le dimensioni ridotte che suscitano intimità e calore, per la grande tavolozza che invita a prendere un pennello e intingerlo nel colore questo laboratorio è particolarmente coinvolgente.

Chi vi entra scopre un luogo di libertà dove sperimentare la pittura attraverso un gioco; il foglio bianco appeso alla parete consente a ciascuno (sia esso un bambino di 3 anni o adulto di 100) di esprimersi in assenza totale di giudizio o interpretazione.

Chi detta le regole del gioco del dipingere è il “praticien”, che non insegna, non giudica, non fa commentare la traccia. Il suo ruolo è quello di un servitore. La sua è una presenza stimolante.

 

Il Closlieu è anche il luogo della continuità: sono presenti sempre gli stessi strumenti, gli stessi materiali, i gesti di chi dipinge e di chi conduce questa attività, che si ripetono all’ infinito.

Per l’assenza totale di giudizi e di stimoli diretti, per la modalità rispettosa verso le iniziative individuali, per il fatto di accogliere insieme bambini, ragazzi e anche adulti senza che, proprio per lo stile di conduzione, i partecipanti scatenino competizioni, confronti, imitazioni, il Closlieu stimola l’attività individuale ed è un aiuto alla concentrazione in una situazione positiva di piccolo gruppo.